LE SALINE DI TRAPANI
Le Saline site nel territorio di Trapani sono attestate fin da epoca fenicia. I Fenici, infatti, capirono ben presto l’importanza del sale come risorsa commerciale, esportandolo in tutto il bacino del Mediterraneo.
L’impianto dei primi bacini per estrarre questa preziosa risorsa fu favoriti dalla posizione geografica del luogo e dalle favorevoli condizioni climatiche.
Plinio il Vecchio, nella sua opera Naturalis Historia, accenna alle saline siciliane mentre Edrisi, geografo arabo, attesta la presenza di una salina alle porte di Trapani.
Con Federico II di Svevia le Saline divennero monopolio della corona e, a causa di ciò, il prezzo del sale aumentò con il conseguente crollo delle vendite che procurò non poche difficoltà economiche alla città di Trapani.
Nel 1346 gli Aragonesi cedettero a Roberto de Naso la gestione delle Saline, per aver debellato una pericolosa epidemia di peste.
Nei secoli successivi saranno molte le concessioni per lo sfruttamento delle Saline tanto che, nel 1583, si contavano 16 saline in cui si produceva una grande quantità di sale.
Nel ‘600 la maggior parte delle Saline si trovavano in un territorio compreso tra Trapani e lo Stagnone di Marsala.
Con la dominazione dei Savoia l’economia delle Saline riprese vigore. Nel 1818 le saline erano 25.
Negli anni successivi le saline occupavano una superficie pari a tredici milioni di metri quadrati, con una produzione che ammontava a 200 tonnellate di sale.
Tutt’oggi sono in attività diverse saline che producono un prodotto di qualità, lavorato e confezionato al naturale ed essiccato a basse temperature, senza l’aggiunta di altre sostanze, in modo da renderlo un prodotto artigianale a tutti gli effetti.